MODULISTICA SOCIALE

 
 


A
ffiliato FESIK

Federazione Educativa Sportiva Italiana Karate

Riconosciuta dallo Stato
 Italiano con D.R. 421
DEL 10/07/2003
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     
 

I  DIECI  ELEMENTI  DEL KATA

  1 - YOI NO KISIN              - Lo stato mentale      
  2 - INYO                            
- L'attivo e il passivo (attacco e difesa)
  3 - CHIKARA NO KIJAKU  
- Il modo di usare la forza (potenza) in ogni movimento del Kata
  4 - WAZA NO KANKYU      
- Velocità di movimento nella tecnica e nella posizione
  5 - TAINO SHINSHUKU     - Il grado di concentrazione in ogni tecnica
  6 - KOKYU                         
- Controllo della respirazione in perfetta sintonia con ogni movimento del kata
  7 - TYAKUGAN                  
-  Il significato delle tecniche - interpretazione del gesto come se stesse
                                                 
effettivamente  combattendo
  8 - KIAI                              
- Unione di corpo e mente esprimendo lo spirito combattivo
  9 - KEITAI NO HOJI         
- La corretta posizione da tenere in ogni movimento in modo da ritornare
                                       sempre sulla linea di partenza
10 - ZANCHIN                     
- Lo stato mentale e posturale che si tiene prima durante e dopo  
                                        (a Kata terminato)
 

Taikyoku

Shodan  Nidan

Sandan

Prima Causa o Prima il Motivo  Kata di preparazione allo studio degli Heian. Elaborati dal figlio del M° Funakoshi (Yoshitaka)(Gigo). Facili da apprendere  raccolgono attacchi e parate di base. Costituiscono un buon studio per i principianti. Regolarmente praticati portano allo sviluppo del corpo e all'abilità nel praticare il corretto movimento.
 

Ten-no-kata
(Il kata del cielo)

E' una forma che consiste in due parti complementari, frontale (omote) o parte 1, e rovescia (ura) o parte 2. La prima parte è utile nell'allenamento in "solo" e la seconda nella pratica con l'avversario.

Heian Shodan

Kata di Shuri-te, il nome originale è Ping-nan, proviene probabilmente da una serie di due Kata cinesi chiamati Channan di cui non si conosce l'origine. Il significato è "Pace dello Spirito" "Mente Pacifica" si tramanda che Matsumura Bushi, maestro di Itosu abbia trasformato i Channan in questi primi tre Kata e insegnati a Itosu.  Si dice anche che il maestro Anko (Yasutsune)  Itosu abbia codificato poi in seguito gli altri due arrivando ai cinque attuali. I Kata Pinan (o Heian) sono praticati da molti stili, prevalentemente di origine  Shuri e Tomari

Heian Nidan

Heian Sandan

Heian Yondan

Heian Godan

Tekki Shodan
(Naihanchi

Forme basiche della scuola  Shuri-Te
 Il nome originale di Okinawa era Naihanchi
trasformato in Tekki dal  Maestro  Funakoshi  per usare  terminologie giapponesi.  La traduzione dice "combattere tenendo la posizione (il terreno) mentre la traduzione giapponese è "cavalire di ferro"Il primo e secondo Kata sono attribuiti  a  Matsumura ma non è certo chi fu l'ideatore dei Kata.  Il terzo (Sandan) è attribuito al maestro  Itosu.  si hanno tracce della pratica del Naihanchi sia a Shuri che a  Naha e Tomari.  La leggenda vuole che questi Kata raccolgano le tecniche per combattere sulla diga di un campo di riso o con un muro alle spalle e gli aggressori ai lati....

Tekki Nidan
(Naihanchi)

Tekki Sandan
(Naihanchi)

Bassai Dai 
(Passai)

Il nome originale di Okinawa era  Passai,  trasformato poi in  Bassai  dal maestro Funakoshi  in caratteri giapponesi.  Kata originale della scuola di Shuri-.te e  Tomari- te, significa "penetrare una fortezza" oppure "togliere un sasso dalla base".   La versione "Sho"  è stata ideata dal maestro  Itosu  che imparò il  Passai  da  Matsunura.  Non è certa l'origine del Kata ma si dice che il  Passai  con altri Kata fosse originario della Cina ed esportato alle  Ryukyu  nei primi anni dell'800. 
Esistono 12 versioni del Kata codificate  da altrettanti maestri.  E'  uno dei Kata più  diffusi tra i vari stili.

Bassai Sho
(Passai)

 

Kanku Dai
(Kushanku)

Nome originale: Kushanku - Era il nome di un delegato militare cinese che lo introdusse ad Okinawa intorno al '700. Il significato è "Guardare il cielo" - Kanku Sho  è stato codificato in tempi più recenti ed è dovuta a Hanko Itosu.

 

Kanku Sho
(Kushanku)

 

Jion

 

Kata dello Shuri-te proveniente da Tomari-te. Significato: "il suono del tempio" in  onore di un monaco cinese in visita a Okinawa.  Questo Kata assieme al Jiin  è stato perpetuato dal maestro Itosu al quale si deve la  trasformazione di Tomari-te a forma Shuri-te verso il 1870.



Jin

 

Kata della scuola Shuri-te proveniente da Tomari.  Il significato è "Terreno del  tempio". Una tecnica comune alla serie dei Ji è l'uso del "tallone della mano" (teisho) nonchè della posizione iniziale di guardia tipicamente cinese. Tramandato da Itotsu  che lo imparò da Matsumura  attorno al 1870. La trasformazione del Kata da forma di Tomari-te a Shuri-te si deve al maestro Itotsu.
  Jitte Kata di Shuri-te proveniente da Tomari-te, significa "dieci mani". Codificato dal  maestro Itosu attorno al 1870. (vedi Jion e Jiin)


NijuShiho 
(Niseishi)

 

Il termine originale Okinawense corrisponde al numero 24, nella trasformazione giapponese significa 24 passi.  Si dice che il Kata fosse originario della Cina e approdato alla scuola del Naha-te che abbia avuto il suo sviluppo nel Shorin-ryu.  Pare che il maestro Kamadeuchu Arakaki abbia importato il Kata dalla Cina al  termine di un suo viaggio (assieme a Sochin e Unsu) ai primi del '900.


Sochin
(Hakko)

 

Kata classificato come appartenente alla scuola  Naha-te che, come Unsu, è stato riconosciuto per i contenuti tecnici utilizzabile anche nello Shuri-te.  Il duplice significato del Kata è tradotto in "muovere in battaglia" oppure "conservare la pace" che anche se appaiono contraddittorie sono due definizioni dello stesso obiettivo,   ovvero muovere verso la battaglia per interromperla e ripristinare la pace. Un altro significato, nella traduzione giapponese, che viene attribuita a questo ideogramma è "pesante-stabile".  Il Kata Sochin è presente negli stili Shotokan e Shito. Nei primi anni lo Shotokan nominava questo Kata con il nome di HakkoNello Shotokan è  tipica l'esecuzione in fudodachi (posizione del non movimento-immobile) mentre la versione Shito inizia in nekoashi.  I primi insegnanti del Sochin a Okinawa si trovano  con il maestro Arakaki.

Empi
(Wanshu)

Il termine Wanshu proviene dal nome di un inviato militare cinese che in visita a  Okinawa lo insegnò nel villaggio di Tomari attorno al 1683. Il Kata fu praticato esclusivamente a Tomari sino al 1871, allorchè  iniziò ad essere praticato anche a Shuri e a Naha. Il maestro Kiyan apprese il Kata da Maeda Pechin che si dice fosse uno specialista nell'eseguire questa forma. La trasformazione giapponese in Empi significa "Volo di Rondine"

Chinte
(Shoin

Codificato dal maestro Itotsu su tecniche di forme precedenti. Probabilmente lo imparò dal maestro Matsumura Bushi. Il significato del  kanji giapponese può essere letto come "calmare-placare" ma esiste un'altra a eccezione dello stesso ideogramma che si tradurrebbe in "insolito-fantasioso" oppure "mano misteriosa". Nonostante il Kata
originale sia stato preservato,  sembra che la sua applicazione tradizionale sia stata  perduta

Meikyo
(Rohai

Rohai significa "Segno di un Airone" ed è caratterizzato dalla posizione su di una sola gamba. Molto probabile la sua importazione dalla Cina
da parte di un visitatore di Okinawa o da un okinawense di ritorno dalla Cina. E' comunque certa la sua nascita in Cina. Attualmente vi sono diverse versioni di questo Kata ma sono state tutte elaborate da una forma originale di Tomari-te dove venne insegnato fino dal 1871. Dopo tale data questo Kata assieme a Wanshu e al Wankan furono introdotti a Shuri e a Naha. Si dice che Naeda Pechin fosse unio specialista di questo Katae che il Maestro Itosu abbia sviluppato in seguito le varianti Shodan, Nidan e Sandan del Kata Rohai. Il Kanji  Meikyo significa
"Spechio Luminoso" oppure "Guardare lo Specchio".

Wankan
(Hito/Shiofu

Non si conosce l'ideatore, originario della scuola di Tomari-te significa "Corona del Re" Il Kata fu adottato dallo Shotokan e dallo Shito-Ryu ma  con grandi differenze

Angetsu
(Mezza Luna)

Ideato dal Maestro Matsumura  nome originmale "Seishan" significa "13",  in giapponese "Mezza Luna", della scuola di Naha. Esistono forme diverse di questo Kata: la scuola di Naha predilige lo stile Cinese,mentre quella di Shuri-te ha avuto una propria evoluzione

Gangaku
(Chinto)

Nome originale di Okinawa era "Chinto" (dal nome di un marinaio cinese naufragato e  fermatosi a insegnare nelle isole Ryukyu circa 200 anni fa)  che può essere letto come "combattere all'est"  oppure "combattere in città", trasformato poi nel giapponese Gankaku  (La gru sulla roccia) dal maestro Funakoshi.  E' un Kata avanzato della scuola di Shuri-te assieme a Kushanku e al Gojushiho.

Unsu
(Unshu

ll si gnificato del Kanji che compone il nome del Kata è "Nuvola-Mano" quindi possiamo intendere il nome del Kata come "Le mani nelle nuvole", come si deduce  inoltre da alcuni gesti tecnici del Kata stesso. si tratta di un Kata proveniente dalla Cina che venne aggregato alla scuola di Naha-te. In seguito fu codificato anche a Shuri e trasmesso ai giorni nostri. Si dice che lo abbia introdotto a Okinawa il maestro Bushi Sakiyama e sia stato poi tramandato da Harakaki

 

Gojushiho-Dai


Useshi/Hotaku)
 

Gojushiho-Sho 
Si tratta dell'ultimo Kata dello Shuri-te. Il significato originale di Okinawa è 54, che è stato mantenuto in giapponese aggiungendo la parola "passi".  Il  Kata risalta le tecniche a mano aperta nei diversi movimenti e in particolare a "becco di gru" shizuki. Una caratteristica unica di questa è il barcollamento laterale che assomiglia ai movimenti insicuri di un ubriaco, tanto e vero che spesso si fa riferimento a questo Kata come al "Kata dell'ubriaco" Questo movimento barcollante laterale si trova oramai soltanto nella versione di Tomari e indica una tecnica di atterramento tuite. Si dice che il Kata sia stato importato da Matsumura Bushi dalla Cina e lo si evidenzia dalla influenza degli stili della Gru e della Tigre. Le prime notizie del Kata si hanno attorno al 1600 nei testi Bubishi ove si fa riferimento a questi movimenti  come a "I 54 passi della tigre nera e il pugno della gru bianca". si ritiene che il Gojushiho sia il più antico dei Kata di Okinawa esistenti