REIGI
(Etichetta
del DOJO)
Il Saluto:
L’Allenamento
all’interno del Dojo si svolge a
piedi nudi.
Quando si entra e si
esce dal Dojo è uso rivolgersi verso
il centro del Tatami o verso il
Maestro eseguendo il saluto in
posizione retta (Taci Rei).
Lo stesso saluto si esegue anche
nel caso di una gara quando i due
contendenti si salutano a vicenda,
prima dell’esecuzione di un Kata o
salutano lo staff arbitrale
Shimpa ni Rei (Shimpa-arbitro).
Saluto tradizionale seduti sui
talloni “Za Rei”
All’inizio e alla
fine della lezione, il Maestro fa
disporre gli allievi in fila di
fronte a Lui, alla sua sinistra si
disporrà il Sempai
(l’allievo più alto in grado) e
tutti gli altri in ordine
decrescente verso destra. Il
Sempai enuncerà ad alta voce la
preparazione al saluto (Musubi
dachi) e dopo che il Maestro
si sarà inginochiato ordinerà il
“Seiza” (seduti secondo il metodo
tradizionale Giapponese). Ora
il Maestro si girerà verso il lato
più importante (Shomen),
dove ci sarà l’effige del
caposcuola o il tavolo d’onore in
caso di manifestazioni etc., Il
primo comando sarà “Shome ni Rei”(difronte
)e tutti effetueranno il saluto.
Il secondo comando “Sensei ni
Rei” sarà rivolto al Maestro
che, rimanendo in ginocchio sarà
tornato nella direzione frontale
verso gli allievi. Il terzo comando
“Otagai ni Rei” (Tra di
noi) sarà scambiato tra tutti i
partecipanti. Per finire, dopo che il
Maestro si sarà alzato, il Sempai
ordinerà Kiritzu (in
piedi) e tutti i partecipanti si
alzeranno insieme o uno alla volta
cominciando dal Sempai.
Il metodo con il quale
si esegue il saluto in Za Rei
è il seguente:
Dalla posizione di
Musubi dachi si scende in avanti col
ginocchio sinistro a 45 gradi verso
sinistra, a seguire si scende col
ginocchio destro a 45 gradi verso
destra per poi sedersi sui talloni
badando che l’alluce destro si
sovrapponga a quello sinistro. Il
saluto si effettua appoggiano la
mano sinistra aperta a terra più o
meno in direzione del ginocchio
sinistro, seguita nello stesso modo
dalla mano destra per poi inchinarsi
in avanti con la fronte verso terra
il quale si fermerà a circa 15 cm.
dal tatami cercando di non staccare
i glutei dai talloni. Per ritornare
in posizione Kiritzu (in piedi) si esegue lo
stesso percorso a ritroso.